Assistenza domiciliare per i trattamenti fisioterapici e riabilitativi: la casa come primo luogo di cura

Il PNRR M6 C1 | 1.2.1 assegna 2 miliardi e 720 milioni di euro per l’implementazione dell’assistenza domiciliare. L’obiettivo finale è ambizioso, arrivare alla presa in carico del 10% della popolazione over 65 che presenta una condizione di comorbilità e cronicità. In questo contesto il Fisioterapista assume un ruolo di fondamentale importanza insieme al medico di medicina generale e all’infermiere.

Pubblicato il:
24 Luglio 2023

Assistenza domiciliare per i trattamenti fisioterapici e riabilitativi: la casa come primo luogo di cura

Il PNRR M6 C1 | 1.2.1 assegna 2 miliardi e 720 milioni di euro per l’implementazione dell’assistenza domiciliare. L’obiettivo finale è ambizioso, arrivare alla presa in carico del 10% della popolazione over 65 che presenta una condizione di comorbilità e cronicità.

In questo contesto il Fisioterapista assume un ruolo di fondamentale importanza insieme al medico di medicina generale e all’infermiere.

“Da sempre – afferma Claudio Iovino, Vicepresidente dell’Ordine Professionale dei Fisioterapisti delle Province di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta – il fisioterapista effettua prestazioni a domicilio, ma una criticità rilevante degli ultimi anni è stato l’affidamento con bandi di gara con asta al ribasso da parte delle aziende sanitarie a società private dei pacchetti di cure domiciliari (tra cui le prestazioni di fisioterapia), il meccanismo ha generato abbassamento della qualità e mortificazione dei professionisti che si sono visti costretti ad accettare emolumenti sempre più bassi. Si accoglie quindi con favore la DGRC 21 del gennaio 2023 a cui fa seguito la DGRC 71 del febbraio 2023 recanti “Definizione del sistema di autorizzazione e accreditamento delle organizzazioni pubbliche e private per l’erogazione di cure domiciliari”. Si tratta di un primo passo verso l’omogeneizzazione del processo di presa in carico sul territorio e l’individuazione di parametri (tariffa rispettosa di un equo compenso e contratti adeguati) che garantiscano la qualità delle cure e la soddisfazione sia dei cittadini che dei professionisti sanitari che operano nell’ambito domiciliare. Altro punto rilevante che dovrà essere affrontato è che l’équipe che si occupa della presa in carico, le UVI, sia correttamente costituita a livello di distretto sanitario prevedendo la costante presenza del Fisioterapista che darebbe un importante contributo in termini di appropriatezza degli accessi per gli ambiti di propria competenza. A questo punto – continua Iovino – credo sia arrivato il momento che l’art. 8 quater del d.lgs 502/92 venga attuato nella sua pienezza, attivando un sistema di accreditamento diretto del fisioterapista con le asl, meccanismo che risulta efficace, efficiente, con ricadute positive sulla risposta al bisogno riabilitativo e alla tutela della salute, che ha indubbi vantaggi quali rafforzamento del rapporto fiduciario fisioterapista/paziente, rapporto diretto tra professionista e azienda sanitaria attraverso il quale viene a crearsi una rete solida di professionisti con conseguente migliore monitoraggio sull’intero processo di presa in carico e trattamento a domicilio, impossibilità di svolgimento della prestazione da parte dei ‘professionisti abusivi’ e, continuando, ottimizzazione delle risorse economiche pubbliche e superamento della carenza di personale con rapporto diretto con le aziende pubbliche”.

Ultimo aggiornamento

16 Agosto 2023, 20:50