Le regioni critiche sul nuovo piano per le liste d’attesa, Esposito: “Piaga da debellare”

“Ottimizzare la spesa nella sanità includendo nelle unità di valutazione anche i fisioterapisti, ottenere un ampliamento dei servizi territoriali come previsto dal DM77 e accreditamento diretto ai fisioterapisti per le cure domiciliari nel settore della riabilitazione, sono queste le proposte per l’abbattimento delle liste d’attesa avanzate dall’OFI NA-AV-BN-CE.

Pubblicato il:
4 Luglio 2024

Le regioni critiche sul nuovo piano per le liste d’attesa, Esposito: “Piaga da debellare”

Continua a far parlare di sé il decreto sulle liste d’attesa varato nelle settimane scorse dal governo. Dopo le perplessità espresse dai sindacati e dagli ordini professionali, nell’audizione avuta di fronte alla Commissione Affari sociali del Senato, le Regioni hanno criticato il provvedimento annunciando, al tempo stesso, una serie di emendamenti. Non ci sono risorse e sui controlli del Ministero della Salute sulle Asl s’invadono le competenze delle Regioni che sono pronte a fare ricorso alla Corte Costituzionale.

Queste alcune delle criticità sollevate dai governatori e ben sintetizzate nell’intervento di Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, e riportato dall’Agenzia Ansa.

“Il fatto che il Governo sia intervenuto con un decreto certifica che le liste d’attesa sono un problema nazionale – ha dichiarato Donini – e quindi si sarebbe dovuto coinvolgere tutti per capire come meglio affrontare questo problema. Il fatto che le Regioni non siano state coinvolte nella stesura del decreto è un vulnus che speriamo non accada più. Donini poi ha analizzato le principali criticità: “Tutte le Regioni sono contrarie all’articolo due: quando lo Stato controlla le Regioni fa il suo mestiere quando lo Stato controlla le Asl fa il mestiere delle regioni e quindi si interrompe quella funzione di programmazione e di controllo che le regioni hanno nei confronti dei loro direttori generale delle loro Asl. Questo è il primo punto e noi vorremmo togliere questo ingombro enorme per il quale siamo anche disposti a far pronunciare la Corte costituzionale”. A riguardo delle risorse Donini ha affermato: “L’incapienza del fondo sanitario ci rende più difficile quest’anno tenere insieme tutte le istanze che le regioni avanzano, secondo noi tutte giuste ovviamente, ma il fatto che si faccia riferimento a questo fondo largamente incapiente per soddisfare le richieste implementative dei costi che sottendono alle indicazioni del decreto a noi come dire ci preoccupa non poco. Per aggredire il tema delle liste d’attesa non ci sono – ha specificato – molte soluzioni: occorre agire sull’offerta e regolare la domanda.

Se vogliamo che le Regioni aumentino l’offerta sia per l’attività aggiuntiva sia per un piano occupazionale bisogna che lo Stato ci metta dei soldi, senza risorse le regioni fanno molta fatica ad aumentare l’offerta. Questo provvedimento bisogna dire agli italiani che così com’è scritto non è efficace e pone alle Regioni ulteriori problemi di sostenibilità finanziaria”.

Sulla piaga nazionale delle lunghe liste d’attesa che compromette il riconoscimento del pieno diritto alla salute degli italiani e per le quali importanti e concrete proposte sono state avanzate dal Governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, mentre potrebbe essere anche promosso un referendum abrogativo, è intervenuto Paolo Esposito, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta che ha affermato: “Se prima avevamo espresso perplessità circa il decreto sulle liste d’attesa – ha dichiarato Esposito -, dopo l’audizione delle Regioni alla Commissione Affari sociali del Senato esprimiamo preoccupazione per il fatto che neppure l’approvazione di questo nuovo piano riuscirebbe ad accorciare i tempi delle liste d’attesa che rappresentano una piaga sociale che va debellata quanto prima perché è intollerabile che per un esame clinico, una visita specialistica e per la presa in carico di fisioterapia si debbano attendere mesi e mesi. 

Per l’abbattimento delle liste d’attesa nelle terapie fisioterapiche – ha sottolineato il Presidente Esposito -, bisogna ottimizzare la spesa nella sanità includendo nelle unità di valutazione anche i fisioterapisti ed ottenere un ampliamento dei servizi territoriali come previsto dal DM77.

Inoltre da tempo proponiamo l’adozione di un sistema di presa in carico dei pazienti e l’attuazione dell’accreditamento diretto ai fisioterapisti per le cure domiciliari nel settore della riabilitazione”.

Foto Agenzia Ansa

Ultimo aggiornamento

4 Luglio 2024, 10:50